nerd cafè

nerd cafè

giovedì 28 febbraio 2013

Due parole per METAL GEAR RISING (REVENGEaNCE)

7 giorni fa avevo scritto un trafilo sulla presenza di Hideo "Metal GEAR" Kojima in terra italica per il lancio di metal Gear Rising Revengence; mea culpa se non ho scritto più di tanto, ma ora che sono in possesso di qualche info in più e dopo aver visionato qualche video, posso scrivere qualcosa.
La storia che ruota a questo titolo konami può essere un best seller del genere drammatico: la casa di PES, forse in botta con i joint passatigli dai Club Dogo e Giuliano Palma gli aveva dato alla testa, oppure aperto il terzo occhio. Fatto sta che il tanto atteso spin off sul simulatore di nascondino tanto caro a una generazione di gamers guerrafondai (me incluso), inizialmente affidato alla Kojima Production, fu sviluppato dai padri putativi affiancati da un team di sviluppo esterno: i Platinum Games (una volta noti come Studio Clover responsabili di Okami, Viewtiful Joe e God Hand per PS2). Un pò come lo studente Precisini che deve fare il progetto per il concorso di scienze con la sua nemesi, o come il primo incontro di Danny Glover con Mel Gibson in arma letale. La kojima prod. affidò a platinum games i concept e la storia di fondo del titolo, lasciando loro una libertà di impostazione del videogioco; come avevano stupito anni prima con il loro primo titolo Platinum Bayonetta, ecco qua Metal Gear Rising Revengeance.

Titolo d'azione pura, kickassiana, sborona e concepita per riabilitare il personaggio di Raiden (il soldatino sfigato di metal gear solid 2 ora cyborg ninja Kyashan nel 4 e qui): dalla demo che ho visto il giocatore medio deve prima fare un respiro profondo e poi ripetere come un mantra "non è metal gear solid"; poi, può tranquillamente iniziare a dare il meglio di se come affetta-cyborg. 



separati dalla nascita


Cosa aggrada? L'impostazione è diversa, se la saga di snake è un rambo con lo stile di un fine James Bond e la capacità di attaccare di nascosto di Batman, qui siamo a Gaimon Ishikawa con il già citato Kyashan, ovvero una divertente macchina da combo; la storia del gioco, punto cruiciale nel passato, qui è un accozzaglia di spunti e accenni poco approfonditi, poco curata (mi immagino gli sviluppatori di platinum immersi da fogli di carta dello script della storia in ordine sparso e procedono a tentone pescando a casaccio). Da un lato è una pecca ma dall'altro è un punto a favore: meno filmati introduttivi e più azione: miriadi di soldatini da scindere in due, metal gear da perculare e boss da fine livello nella migliore tradizione metal gear. 

sashimi di boss per il tavolo 5. (da notare le pose da cazzoni tipche dei platinum games)

quando ti scatta la "fatality", mira bene dove tagliare e fai la combo di tasti giusta: comparirà in giapponese la scritta MEEN-CHIA.



In questo gioco Raiden dicevamo ne esce riabilitato: non solo è una cazzutissima figura da giustiziere ma si ricorda perchè fa il mercenario e perchè ha scelto di partecipare a questa operazione militare, lasciando in quei pochi discorsi quelle colorate note da kickasser; sempre meglio del pivellino che viene denudato su metal gear solid 2 o perculato nel filmato in cui cerca di interferire nel tempo su metal gear solid 3...


il contenuto speciale di MGS3: snake eater.

Le pecche di questo titolo sono forse la poca profondità di gioco che pare che Platinum Games abbia avuto la direttiva di limitare il tasso di testosterone e di non andare totalmente fuori dal resgistro della Kojima Production; il dettaglio dell'ambientazione e la mancanza di qualche chicca in più nel gameplay che alla fine si risolve in una carneficina con la katana può fare brutto, ma considerando il cambio di rotta di konami nel bel mezzo dello sviluppo con l'ingaggio di platinum games che si sono trovati un nome così importante nelle mani, si può perdonare. Da comprare? Direi da farci un pensierino se hai ps3 o x360, se sei un fan degli action lo metterei in lista con dmc e crysis 3; e poi non dimentichiamoci che esce anche il rinnovato Tomb Raider (con il 15% di uncharted in più eil 55% di silicone in meno).

mercoledì 27 febbraio 2013

Spider man 2 (non di raimi, quello che girano adesso)

Da ieri è possibile vedere su internet le prime immagini delle riprese del secondo capitolo del nuovo corso di spider man; a vedere e a leggere i vari siti/blog/9gag/4chan ci sono belle e brutte (ma proprio brutte) notizie.

La bella: Dopo 5 film (e serie live action di dubbio gusto) i responsabili dell'arrampicamuri sul grande schermo hanno azzecato il costume: dagli occhietti a specchio e il tessuto spandex più puntellato di una visgnetta degli anni'70 ad un costume meno "cicciodiverso" dall'immaginario collettivo.


Gli occhi in particolare: bye bye specchi e benvenute retine!



A mio parere, scelta più sensata delle lenti okley/arnette nei film di Raimi; il motivo della ragnatla sul costume più tradizionale e il ragno sul petto meno osceno del solito.

Adesso passiamo alla brutta notizia; in questo film comparirà la rossa che noi tutti amiamo. Non è Crhistina Hendricks. 
 (se non ci fossero stati Mad Men, FireFly e il film Drive...)


Aiuto: di cognome fa Watson. No.
Non è nemmeno  Emma Watson .
(che poi mi sembra che sia castana non rossa... ma vabbè)

Nota: potrei continuare citando Gillian Anderson, Stana Katic, Molly Queen... ma andrei tremendamente OFF TOPIC

Parliamo di Mary Jane Watson;  fin dal primo film ti è sembrato strano vedere Emma Stone biondina e acqua e sapone... considerando che lei sia original redhead la vedevo più nei panni della nipote dell' amica di zia May. Ora che fa capolino MJ, chi hanno scelto per interpretare il ruolo?
LEI.


 Shailene Woodley, quella di La vita segreta di una teenager americana, e Paradiso amaro (brutto titolo in Italia) aka The descendents nel resto del mondo.
All'inizio mi sono detto: "okay, che problema c'è?" ma poi pubblicano le foto dal set:

What are you doin'?


please, STHAP!

 

 Che cosa è successo??? Inutile dire che di cotte e di crude se ne dicono tante sul www. Io rimango basito. anzi, Basalto... spero che queste foto siano prima del make up, altrimenti sarà difficile spacciarla per una futura top model ed ex moglie di Pete... eppure, col visino di prima... rivediamola a cose fatte e cerchiamo di dimenticare grazie a J.Scott Campbell:








martedì 26 febbraio 2013

Cine-Comic: L'ombra del corvo Torna a far parlare di se

Sono diversi anni che serpeggia tra i produttori, registi e attori la leggenda di un reboot di un film basato su un comics divenuto culto negli anni'90 sia per l'attore protagonista (che a pensarci ti viene la lacrima sul viso) sia per la storia di vendetta narrata: Il Corvo. 



Il lavoro dark di James O'Barr, che ha già visto quattro film fare capolino nei cinemini (strabello il primo con Brandon Lee, deludente il secondo chiamato The Crow: City of Angels,  figo Salvation e nemmeno spreco una sillaba per il quarto),  sembrava poter ritornare in auge grazie alla casa di produzione Relitivity, alla stesura del nuovo adattamento da parte di Cliff Dorman e la scelta del regista F. Javier Gutierrez; purtroppo, metti il periodo affatto roseo delle produzioni e del cinema in generale (Ghostbusters 3 ne sa qualcosa), il progetto sembrava arenato in un punto morto nonostante le voci sul possibile protagonista, Bradley Cooper prima e Mark Whalberg dopo. 



Ma a quanto pare questo Corvo non intende proprio morire nel limbo dei film in stand by: infatti Relativity sta trattenendo contatti con James "Charlie Xavier da g-giovine" Mcavoy; in effetti il viso da Eric Draven ce l'ha e l'attitudine a prestarsi in ruoli provenienti dal fumetto pure. L'unico neo che potrebbe arrestare di nuovo il film sul ragazzo che torna dal regno dei morti per vendetta? Il fatto che l'attore da aprile sarà impegnato sul set del tanto atteso da parte degli X-Fans X-men: giorni di un futuro passato... (dovrò fare il punto della situa di questo film) Se l'operazione nostalgia messa in scena tra le righe di questo post ha funzionato, forse andrrete a rispolverare il dvd dell'ultimo film di Brandon Lee sussurrando "non può piovere per sempre."


lunedì 25 febbraio 2013

Sistemi operativi per smartphone: Mozilla promuove il suo OS

Di tutti gli argomenti che potevo utilizzare oggi (notte degli oscar, elezioni nel bel paese, la conferenza di giovedì scorso di Sony), ho preso il più fresco e nerd.
In questa settimana Barcellona è  il polo pulsante della telefonia mobile per il più grande meeting del settore: il world mobile congress. Tra le anticipazioni annunciate dai vari sviluppatori e case produttrici, questa mattina ha scatenato l'interesse (dopo il crescente hype scatenato nei mesi scorsi) la press conference di Mozilla di ieri per l'uscita di Firefox OS.

scegli un device... è l'otto di quadri?


A fare la presentazione di rito il CEO Kovacs, il vice presidente Sullivan ed il CTO Eich:  i tre pezzi da 90 di Mozilla propongono un sistema operativo a base linux con il quale scardinare lo status quo esistente da "ecosistema chiuso" con l'uitlizzo di app con linguaggio html5 .
In pratica, il software caricato sugli smartphone si comporta come un’applicazione web che può accedere alle risorse e all’hardware del dispositivo. Questa soluzione permette di avere un sistema più leggero, che se necessario si può adattare a dispositivi meno potenti e più economici.
Altra nota positiva conseguente dall'utilizzo del html5 è che  “basterà inserire un qualsiasi termine di ricerca per trovare all’istante un’applicazione da scaricare o da utilizzare anche una sola volta senza doverla installare”. Altro piatto forte di Firefox sarà il suo marketplace: le app saranno associate all ID user, questo permetterà il passaggio di applicazioni da un dispositivo all’altro, senza doverle reinstallare: un sistema Cross-Platform aperto molto più snello di ora. Questo, ci porta a parlare degli sviluppatori: Eich ha affermato che gli sviluppatori avranno modo di monetizzare i prorpi lavori, scegliendo il metodo di pagamento, e c'è già chi mormora di pagamento attraverso il traffico sim.
 Inoltre lo store di Mozilla non sarà chiuso e ogni produttore di smartphone e gli stessi operatori potranno realizzarne di propri, per dare particolari offerte ai loro utenti con contenuti più personalizzati.
Al momento sono già stati annunciati i primi device nativi firefox disponibili a breve di ZTE e Alcatel, e molte compagnie telefoniche presenti nei mercati emergenti (esempio Telefonica in Brasile) stanno tenendo in considerazione il sistema operativo di Mozilla.
Vi posto un filmato preso dalla presentazione di ieri, così potete vedere le similitudini con gli altri OS in circolazione e le potenzialità di firefox OS



venerdì 22 febbraio 2013

Noi Siamo Infinito: Le rece di Dennis e Blutarsky.

Le recensioni sono di norma cose difficili da scrivere, specie se: 1) non sai se puoi scrivere con l'approccio asettico del serio o del freak che credi di essere come faceva quel gonzo di Hunter S. Thomas per i suoi articoli. 2) quando si tratta di film che in un modo o nell'altro ti senti legato, il lato hooligan può prendere il sopravvento e ciao. Quindi per questo film (e se piace a voi frequentatori di nerd cafè) mi sdoppio in 2 persone così da avere il gusto di scrivere serioso (Dennis) e di farlo alla maniera di Blutie. INIZIAMO.

da destra a sinistra: Percey Jackson, Hermione Granger e il simpatico e gaio fratellastro di turno


Dennis scrive:
Noi Siamo Infinito (perks of being a wallflower) 2012, regia di Stephen Chbosky


Alla sua prima da regista, Stephen Chbosky non poteva chiedere di meglio: dopo un esperienza letteraria come scrittore e sceneggiatore per la serie tv post-apocalittica Jerico, gli è stata data l'occasione di poter adattare e dirigere l'adattamento del suo libro perks of being a wallflower (i vantaggi di essere carta da parati), campione di vendite in Usa e divenuto un cult tra gli adolescenti americani.
Come film è un piccolo gioellino di genere che riporta al cinema gli adolescenti con i loro trascorsi; le loro paure e sogni sono messi in scena senza troppa retorica ed elementi eccessivamente zuccherosi; anzi, vengono descritte con uno stile asciutto accompagnato da una colonna sonora di tutto rispetto . Ambientato tra il 1991 e il 1992, il film  racconta la storia di Charlie, un ragazzo che deve convivere con due traumi (il recente suicidio del suo migliore amico e la morte della sua zia preferita quando era un bambino) che lo hanno spinto a essere introverso e timido con il mondo esterno . Al suo primo anno di liceo deve cercare di fare una cosa che ha sempre trovato difficile: farsi nuovi amici. Per un ragazzocome lui, ideale vittima del bullismo per la sua reticenza e presenza anonima a scuola, è un qualcosa di estremamente difficile. La sua ricerca lo porta dunque a legare con due ragazzi dell'ultimo anno: Patrick e sua sorella Samantha, il primo studente estroverso che frequenta il laboratorio di educazione tecnica con Charlie e fratellastro di "Sam", ragazza spensierata, attrice teatrale nel rocky horror picture show nella compagnia teatrale degli studenti e terribilmente attraente. I caratteri diametralmente opposti con Charlie fanno in modo che tra loro nasca un amicizia forte e che permette a Charlie di aprirsi e confrontarsi anche con la vita non certo facile dei suoi amici (non mi dilungo troppo su questo aspetto cruciale). Tra situazioni comiche, dilemmi sentimentali ed episodi drammatici, il nostro Charlie trova il modo di superare il trauma infantile, trovare il coraggio di amare, sognare (prenderà in seria considerazione di diventare scrittore) e accettare il mondo esterno per quello che è, una dimensione in cui l'essere diversi non deve per forza essere uno svantaggio ghettizzante ma una caratteristica che ci rende speciali nel cuore di chi ci è amico o chi ci ama.



Il cast è azzeccatissimo: il protagonista Logan Lerman riesce a impersonare l'insicurezza e l'apparente disorientamento di Charlie, Ezra Miller e Emma Watson non gli sono da meno, e chi ha seguito la carriera dell'attrice britannica dall'inizio della sua carriera rimarrà spiazzato dal suo ruolo. La rosa degli attori presenta anche altri volti noti: da Paul Rudd a Joan Cusack, passando per un Tom Savini a suo agio nel cameo del professore di educazione tecnica; a chiudere la cerchia di attori i giovani Mae Whitam (indipendance day, Scott Pilgrim vs the world), Jhonny Smmons (Jennifer's body, Scott Pilgrimm vs the world) e Julia Garner (Sin City). Il film si lascia vedere, i flashback del passato di Charlie chiariscono lo stato mentale del protagonista e spiegano la sua fragilità nel trovarsi "solo" quando viene prima rifiutato dai nuovi amici e poi quando questi terminano il liceo e partono per l'università. L'unico neo che ho trovato nella regia è un cambio repentino di "registro" che spiazza lo spettatore; come accennato il film è drammatico con parti più leggere, da commedia, che smorzano il tono nei momenti opportuni; questo cambio avviene senza una certa gradualità, tutto in molto molto brusco: se prima si ride per come Charlie descrive la sua prima relazione sentimentale ufficiale, di colpo si torna alla "pesantezza" di come il suo amico Patrick viene trattato dall'ex e dai suoi compagni di football. Forse è stata una cosa voluta/non voluta da Chbosky, dato l'impegno di condensare il suo libro in un ora e mezzo circa, ciò nonostante non pregiudica negativamente questo film.


Tra adolescenti vampiri, streghe e maghi, figli di divinità greche, licantropi e chi più ne ha più ne metta, noi siamo infinito è l'ideale continuazione dei film degli anni'80 come Breakfast club: un quadro generazionale che ritrae la fatica di crescere e non importa di quale decade sia stata la tua adolescenza: lo sforzo è il medesimo per tutti.

La versione di Blutarsky è piena di spoiler: sarebbe meglio che abbiate visto il film, poi potete leggerla a vostro rischio e pericolo, comunque.
Charlie (non) fa surf, ma abbiate pietà.

Mercoledì sera. Sala semi deserta... tutti a vedere l'esplosioni a iosa di Bruce Willis, io da solo nella mia poltroncina. Il fatto che ci siano anche delle coppie non aiuta a mettermi a mio agio, così compaiono nei posti afianco Es e Super Ego per blindarmi dall'ammore emanato dalle coppiette; Ego? Ha preso la serata libera ed è nella sala a fianco a vedere Die Hard. Dopo aver sorbito la pubblicità inizia quel film che aspettavo da novembre... Questo noi siamo infinito è uscito un anno fa in Usa e in estate nel resto del mondo. Noi, in Italia ce lo prendiamo solo ora e mi sono concesso il lusso di non andare al cinema nel giorno dell'uscita, giovedì 14 febbraio, perchè già parto col malus di essere single  e se andavo a vederlo alla prima sarebbe stato un curioso caso di masochismo.
Il film parte come il romanzo: inizia con il protagonista, Charlie, che scrive una lettera ad un amico, si scopre subito che l'amico in questione era il suo miglior amico suicidatosi da poco tempo (un trauma che si è aggiunto ad un altro nella vita di Charlie e che verrà rivelato a suon di flashback);  scrivergli le lettere è un consiglio di uno/a dottore/essa che segue il ragazzo per poter esternare il suo stato d'animo, dato la sua indole introversa. Con queste righe scritte a mano, il protagonista racconta quanto sia stato terribile il primo giorno di liceo: senza il fratello maggiore, ex ragazzo popolare a scuola e partito per l'università, senza l'aiuto di sua sorella che frequenta l'ultimo anno e sarebbe stato pericoloso per il suo status sociale farsi vedere in giro col fratello, Charlie racconta di come si sente a disagio in mezzo ai ragazzi "normali", preferendo essere isolato che preso alla berlina dai più grandi e dai coetanei (massimi esponenti dell'epiteto "teste di meenchia"). Gli unici due esseri viventi che sembrano viaggiare nella sua lunghezza d'onda e possono sembrare dei potenziali amici sono il prof di letteratura (ma sarebbe da sfigato farsi amico un professore al primo giorno) e un tizio dell'ultimo anno che frequenta ancora il laboratorio di educazione tecnica/ falegnameria- insomma quella roba del costruisci te: il divertente, fuso di testa Patrick.
L'occasione per far amicizia con questo Patrick arriva durante la partita di football della squadra del licieo, sugli spalti; molto timidamente il Charlie saluta Patrick, questi non solo ricambia ma gli fa cenno di sedersi vicino a lui. Mai occasione si rivela migliore: dopo un paio di minuti ecco che spunta la sorellastra di Patrick, Emma Watson, alias Sam. Rimango talmente in fissa che neanche faccio molto caso al dialogo, che tanto un flash mi entra in testa e ripeto come un mantra: "pubertà, hai fatto di nuovo un ottimo lavoro". Bene, questi sono i primi 15 minuti di film; se mi mettessi a raccontare tutto il film ci metterei giorni (anche perchè se penso sempre al film la prima cosa che mi viene in mente è Emma Watson); sappiate che lo spirito anni' 90 è bello intonso, le musiche azzeccate e c'è una scena in particolare che mi è rimasta in testa: Sam, tunnel, Heroes di Bowie a palla e capelli al vento.






In generale se dovessi essere sintetico il film non è perfetto: alcuni personaggi rimangono un contorno appena abbozzato, il ritmo di narrrazione non lascia tregua, lasciando l'impressione che un pò più i spazio nel film avrebbe reso giustizia. 


Comunque il film è godibilissimo anche con questi difetti che se ci penso bene sono come piccole imperfezioni che lo rendono "umano", si rivela un qualcosa che sa di calci secchi allo stomaco e pezzettini di commedia che forse sono stati messi lì per volontà dei produttori dicendo "Diamine, Steph.! (Stephan Chbosky è il deus ex machina di tutto: ha scritto il libro, curato l'adattamento e girato il film. Mancavano solo le musiche e gli effetti visivi) Metti qualcosa che alleggerisca i toni... puoi raccontare la parte in cui Charlie si fa di marijuaana per la prima volta con un tono comico?"; e così c'è il rapporto nascosto di Patrick con il campione di footbal della scuola che non vuole far sapere di essere gay, spaventato come è dal padre e dall'opinione dei suoi beneamati amici, l'episodio di (awww) Sam che racconta che il suo primo bacio fu con il capo di suo padre (sporco pedofilo il capo di suo padre ma a quanto pare non è l'unico). A fare da contraltare a queste storie pesanti c'è la prima "botta da brownies alla maria" di Charlie, le messe in scena del musical Rocky Horror Picture Show dei suoi amici a teatro, e la prima fallimentare esperienza da fidanzato del nostro Charlie con l'amica di Sam Mary Elizabeth (con il peggior epilogo che adolescente potesse scegliere).



 Fallimentare perchè il Charlie, come me e molti altri, sbava davanti a Sam, peccato quel suo ragazzo che fa l'universitario con la sua faccia da uomo vissuto, la sua cultura ecc... Stronzo. Anche se non viene approfondito il personaggio, comunque resta uno stronzo. Ma alla fine Charlie si metterà con Sam? Non chiedetemelo, andate al cinema e basta. Ah, ultima cosa; quando sono uscito dal cinema pensando a quanto fosse bella Emma Watson e dopo aver fatto il gioco "quell'attore lo visto in..." (Tom Savini che fa il prof è la sorpresa del film, visto che te lo rcordavi come il vice sceriffo Toro in planet terror e sex machine in dal tramonto all'alba e il teppista in zombi...), ho rivisto Ego che usciva anche lui dall'altra sala cinematografica. Camminando vicino a Es e Super Ego ha detto: "Panda di Bevilacqua ha ragione: Die Hard 5 è parecchio broccoliculo".

giovedì 21 febbraio 2013

Giorni da ricordare


Oggi si va di corsa, indaffarato, oberato di lavoro e promesse promettenti. Perchè? 
Allora, inizio subito col dire che questa sera alle 21 su www.greenstageradio.it apriremo i battenti del nerd cafè (dalla foto potete leggere la selecta di stasera). Potete scrivere alla diretta lasciando il commento sulla pagina facebook della radio, come sempre.

 




Seconda cosa: da oggi è disponibile sul sito del tinello del fmetto MAMMAIUTO il terzo capitolo de Un Lungo Cammino, web comic del trittico  Francesco Rossi, Samuel Daveti e Lorenzo Palloni ( spero di scambiare 4 chiacchiere in diretta web radio prossimamente ma con le scadenze e i tour promozionali l'è un bel casino). Vi siete persi l'inizio? Tranqui, lo travate sul sito di mammaiuto insiemead altri titoli figherrimi.



Terza (ultima ma non ultima): Hideo Kojima è a Milano per la presentazione di Metal Gear Rising.


Fonti attendibili dicono che imparerà l'italiano leggendo il fumetto de il Lungo Cammino e MOONED, ascoltando Nerd Cafè stasera e vedendo qualche film di Franco e Ciccio.

Detto ciò, la finisco qui che la pausa pranzo è agli sgoccioli.

mercoledì 20 febbraio 2013

UBUNTU nel paese dei tablet

Ieri c'è stato l'annuncio ufficiale che tutti gli assetati di sistemi operativi open source stavano aspettando dopo il flash dell'arrivo del sistema operativo Ubuntu per smartphone: tanto è inutile proseguire con la suspance che l'ho già anticipato nel titolo, Ubuntu ha presentato il suo tablet OS. [espressioni ciccio stupite al 3: 1. 2. 3 OOOHH!]






A dare la lieta novella via youtube il boss della community di programmatori Canonical (da alcuni chiamato il dittatore benevolo) Mark Shuttleworth, vengono illustrati le peculiarità del sistema operativo:gestione di più utenti alla maniera della versione desktop di ubuntu, multitasking che permette di visionare nella schermata più app aperte contemporaneamente (l'esempio di Mark era come fare una videoconferenza con la videochiamata aperta in un parte dello schermo e avere sottocchio gli appunti nell'altra metà), connettività con pc in remoto per poter utilizzare app/programmi per l'uso lavorativo (nel filmato si vede come sia possibile lavorare con office dal tablet) e la ricerca vocale che ci permette di effettuare operazioni, ricerche ecc direttamente dalla nostra voce.


 Insomma, un sistema operativo che intende prendere il meglio degli altri sistemi esistenti con un valore aggiunto: la totale compatibilità di app gratuite (ricorda che sei nell'open source) tra smartphone e tablet. Due le versioni del tablet OS annunciati, ovvero sia  la "scaccina" entry level che richiede un processore Dual-core Cortex A15, 2GB di Ram, 8 Gb di storage e schermo da 7-10 pollici, e il cocco di casa High-end Ubuntu enterprise per i pezzi da 90: processore Quad-core A15 o Intel x86, 4 Gb di Ram e 8GB di storage ed è consigliato in schermi da 10/12 pollici; la peculiarità che come dicono a Perugia "pia bene" di High end è la possibilità di poter accedere ad Ubuntu nella versione desktop collegando un mouse e tastiera fisica al dispositivo.
A infiocchettare l'annuncio c'è la notizia che i tablet nexus 7 e 10 potranno utilizzare il sistema operativo da giovedì prossimo e che se vogliamo sapere quali tablet partiranno di base con Ubuntu dovremo aspettare  il Mobile World Congress di Barcellona (nome della città cantato come Freddie Mercury) a fine mese.
QUI la presentazione ufficiale con Ciccio Mark:

NOTA:
per essere il primo post serio dedicato ad un argomento Geek di importanza rilevante credo di essere stato troppo competente. Credo che abbasserò il tono scrivendo CACCAPUPU', così da sentirmi più sereno.

martedì 19 febbraio 2013

Die Hard 5 in una parola. E una comic strip.

Prendi il film d'azione con Bruce Willis, tre autori italiani che anche il più Agnorante dell' argomento conosce, pagagli il biglietto del cinema, popcorn e una cola media, grezie. Otterrai proprio questo risultato.
qua il post originale

NOTA: non conosci ASSO, PANDA e ZERO CALCARE? Prima di tutto cospargi il capo di china (non di cenere, bifolco) e poi naviga su questi link (in ordine di apparizione secondo la lettura latina):
Dalla Parte di ASSO
A Panda Piace
ZeroCalcare

lunedì 18 febbraio 2013

birra+ 90's coin up= EPIC OF EPICNESS

Non conosco di persona il responsabile marketing e merchandising della marca di birra statunitense Big Boss Brewing, ma se lo vedessi non solo gli stringerei la mano con tanto di lacrimoni agli occhi ma gli chiederei di autografare il mio bicchierozzo di birra. Perchè questa sviolinata?
Per questo:


Per pubblicizzare la sua birra alla spina, questo produttore che a quanto pare annovera parecchi dipendenti nerd, ha lanciato questa trovata: ogni bar/pub può pregiarsi di ospitare un videogioco cabinato (cosa è un cabinato? Vai dal fratello più grande, tiragli con la manina la felpa che indossa e chiediglielo, piccolo noob senza gettoni a 500 lire). Il titolo di questo videogioco è THE LAST BARFIGHTER, un picchiaduro bidiensionale nella migliore tradizione Street Fighter/ Final Bout; la peculiarità di questo titolo è che se si vince non è che metti la tua sgla di tre lettere nel top-score, anzi il videogioco ti spilla una birra per la gioia del tuo Gargarozzo!!!
 
 Rimpiango il fatto che negli ultimi anni questi videogiochi da bar/ slagiochi sono sempre meno e penso che qui in Italia non arriverà mai un cabinato della BIG BOSS BREWING... ma avere a casa un cabinato del genere surclasserebbe ogni console next-gen, eheheheh 

Devil May Cry: 4 parole e un reboot al riguardo

Si parlava venerdì scorso di DmC, titolo action della Capcom uscito a fine gennaio, e si dava per scontato cosa fosse e chi fosse il protagonista. Però, per coloro che si sono fermati alla prima playstation (o al game boy mattone grigio), un paio di righe le devo scrivere...

Allora, Devil May Cry è una saga che fece la sua prima comparsata sulla Playstation 2 nel 2001; ideata da Nostro signore degli zombie Shinji Mikami (aka mr.Resident Evil), inizialmente Devil May Cry doveva avere l'impronta survival horror legato al mondo dei demoni ma man mano che il team metteva insieme i pezzi venne fuori uno dei più kickasser action di quell' anno. Il protagonista è un mezzo demone di nome Dante, figlio di un demone ribelle che fermò l'avanzata dell'inferno sulla terra sacrificando la sua vita e lasciando Dante e suo fratello Virgil sulla terra. Il Dante del videogioco è un adulto cacciatore di taglie- sono il migliore in quel che faccio anche se non è bello, uno sborone simpatico come una multa, che deve rispedire l'antico nemico di suo padre di nuovo all'inferno in cui era messo lì per castigo (e non girarti che sennò ti do le tòttò). Di quel gioco ho amato tutto: dai boss maledettamente duri alle combo assurde da fare con le pistole e la spada, dalla musica rock quando serviva alla storia al limite del cinema trash. La fetta di estimatori era molto grande, tra scene in cui per fare il figo Dante si fa prendere a spadate e rivelazioni in stile beatiful, il gioco aveva fatto breccia nei cuori di molti adolescenti e non: era un'allegra carneficina di demoni (con tanto di punti stile per come eseguivi le combo), era come rigiocare a un shot em up stile cadillac and dinosaurs ma in 3d e con marionette assassine e tristi mietitori.
 Ambientato in un castello infestato, un pò come Luigi's Mansion ma con marionette assassine.


Dopo il primo successo, per PS2 ne uscirono altri due titoli: il secondo fu un flop di vendite: nonostante la possibilità di giocare sia con Dante che con l'altra protagonista Lucia, un ambientazione più vasta dell'originale, non si rivelò il successo di vendite sperato. Io me lo ricordo solo perchè tra i bonus c'erano i costumi alternativi per Dante e Lucia griffati DIESEL (fashion victim).  Il terzo capitolo era incentrato sul passato di Dante e la sua rivalità col fratello (figo davvero e mio pento di averlo rivenduto); vuoi che sia lagge suprema che i numeri dispari siano sempre i migliori di una saga, ma questo terzo aveva tutto quello che ci si aspettava dal due (NOTA: se ve lo siete perso e avete una next gen console, potete comprare l'hd collection di questi tre titoli al prezzo di uno). Tutti e due i titoli comunque avevano la costante che Dante fosse davvero antipatico, patacca nel midollo demoniaco che un pò ai giocatori ci stava un pelino sulle bolas... e in effetti come vendite non si poteva gridare al miracolo e quindi la saga sparì fino al 2008.

 i protagonisti di Devil may cry 2 endorser per diesel... all'epoca non c'era "ma come ti vesti"...


 il guaio di Devil may cry 2 è un gioco che non ha alcun mordente, 
un classico "solo per amanti del genere"

devil may cry 3? tutta altra roba, il massimo deil kickasser brutti, sporchi e cattivi 


Agli albori delle nuove console PS3 e X360, Capcom provò a rilanciare il brand del Diavolo può piangere e fece uscire con una grafica di tutto rispetto, le combo yeah e la musica rocckeggiante nei punti più adrenalinici; nuovo protagonista, tale Nero Angelo, e Dante che per metà dell'inizio della storia pare il cattivo poi inizia a fare "a chi fa più il figo". Mezzo flop. Ce l'ho a casa ma non mi ha mai preso come il primo (nonostante i bug).

Dante a sinistra e Nero a destra: quando non fanno finta di atteggiarsi fanno a gara a chi accoppa più diavoli.
 
 Quest'anno Capcom ha voluto allora stravolgere il lavoro fin qui fatto con devil may cry finora: affidando il lavoro due anni fa a il team di sviluppo inglese Ninja Theory e dicendogli: tenetelo ma non cambiate radicalmente il ragazzo che non siamo su real time. Gli inglesi hanno mantenuto le atmosfere belle dark ma del Dante di prima via, fuori dalle balle.
Somigliante un casino allo zombie di warm bodies solo più emo e spaccone ('sta cosa del bad guy ti rimane come l'odore di fumo sui vestiti). Chi l'ha provato dice che merita, che non bisogna storcere tanto il naso per questo look nuovo ma lasciarsi coinvolgere dai combattimenti e dalle quintalate di dise massiccia d'azione, vera anima dannata del gioco. Forse lo proverò in futuro ma non adesso... intanto vi lascio guardare il trailer e un filmato del gamplay, così giudicherete voi.





NOTA: ho scelto di caricare un walktrough di quit108 perchè è uno che ci sta dentro di brutto!   

venerdì 15 febbraio 2013

la svolta della giornata



Ammetto che messo così non ha lo stesso appeal... Ringrazio Advanced Nerd di facebook aka the Marius che oltre ad essere un disgnatore sopraffino ha lasciato il link del sito della toei animation per fare i propri bannerini 
Oppa Dragon Ball Z style. (http://www.toei-anim.co.jp/movie/2013_dragonballz/special/font/ )

La top ten console di gennaio: DmC sbanca.

Dopo il boom di vendite di videogiochi nel solito mese di strenne natalizie, gennaio ha decretato che il gamer da console medio italiano o uccide demoni o balla. O uccide demoni ballando.


e con la simpatica trovata del Dante di una dimensione parallela e un team di sviluppo inglese, ecco a voi il nuovo spaccaciapet demoniaco.

Il massimo alloro di  videogioco più venduto di gennaio se lo aggiudica DmC per PS3 (mentre la versione X360 sta a metà classifica), segno che Devil May Cry ha avuto una buona strategia di lancio, anche se per questo febbraio i capoccia di Capcom hanno abbassato l'asticella dell'aspettativa di vendita, visto la concorrenza spietata che hanno gli altri generi, soprattutto lo sparatutto in prima persona Call of Duty black ops 2 (5° piazza) che pare non conosca limiti. Secondo posto va invece al titolo ubisoft Just dance 4 che con wiimote alla mano ti dice di ballare come Simone, anche se Simone non c'è.


ora hai un buon motivo valido per fare il gangnam style: combo breaker.


 Tengono botta in classifica altri due titoli della software house franciosa: Assassin's Creed 3 e Far cry 3, intervallati dagli eterni rivali della simulazione calcistica: FIFA 13 e PES 2013.
1Devil May CryPS3Capcom
2Just Dance 4WiiUbisoft
3Fifa 13PS3Electronic Arts
4Assassin’s Creed III D1 VersionPS3Ubisoft
5Call of Duty Black Ops IIPS3Activision Blizzard
6Devil May CryX-Box 360Capcom
7Fifa 13X-Box 360Electronic Arts
8Assassin’s Creed III D1 VersionX-Box 360Ubisoft
9Pro Evolution Soccer 2013PS3Konami
10Far Cry 3 D1 Lost ExpeditionPS3Ubisoft

Vediamo come andrà febbraio; riuscirà a sopravvivere nel ruolo di leader DmC? ai posteri ardua sentenza.

giovedì 14 febbraio 2013

Le coppie (non la canzone dei cani) meno convenzionali di sempre

Come un EBENIZER SCROOGE del giorno degli innamorati, vorrei iniziare il post già con la seconda citazione, dall'incipit di 500 giorni insieme aka 500 days of Summer:


"Questa è la storia di lui e di una lei. Ma vale la pena chiarirlo subito… Non è una storia d'amore."


In effetti non esiste storia di una coppia che non abbia avuto neanche un litigio, un periodo di riflessione o tanto meno un terzo incomodo di mezzo. Film, serie tv e fumetti docent, eppure sono gli alfieri dell'ammore nella mente di nerd e non.

Come accade nel programma in webradio, me medesimo e la Simona Santi proponiamo agli ascoltatori un sondaggio per stilare una classifica; dato la ricorrenza di oggi propongo la mia personale classifica di coppie più coppiose dell'immaginario di un nerd tipo nella scala "XXX volte meglio di twilight". Tipo:

-PETER PARKER (prima GWEN STECEY) & (poi) MARY JANE WATSON

come direbbe il dottor Schultz "cosa gli fai te alle donne!"

Ci è voluto l'ultimo reboot del film per poter far conoscere a tutto il resto del mondo la figlia del commissario Stecey (giustizia è fatta, in parte ma è fatta). Comunque è da sapere questa storia: Gwen Stecey era la ragazza più corteggiata di tutto il liceo, quando Pete ebbe il senso di ragno che gli diceva "vai e falla tua fratè", ci provò nonostante la sua nomea di Gran Duca dei Nerds (e la sua abitudine di fermare villain in tutina e maschera). La storia sembrava andare bene fino a quando Stan Lee non introdusse la nipote di un' amica di zia May: MARY JANE WATSON. Altra esponente della beltà femminile; se Gwen era un angelo caduto dal cielo (come diceva una cantante italiana ma non ti ricordi il nome de nada), Mary Jane era una delle girls just wanna have fun (come cantava una popstar anni'80); ancor prima di the big bang theory, un nerd era conteso da due sex bombs. Purtroppo Lee, ha voluto dare un tono drammatico per porre fine alla cosa... se volete sapere leggetevi spider man blue di Loeb/ Sale. 
Comunque Peter e MJ: la coppia che si è poi scoppiata, riaccoppiata, riscoppiata, sposati, separati ad infinitum... un pò per il lavoro da modella di lei, un pò per il lavoro di lui... l'ultima volta che ho sentito parlare di loro  era che un Peter Parker (mosso dalla volontà di doc Octopus) stava riallacciando i rapporti con Mary Jane... e l'anima di Peter dove era? Guarda, provo a darti una risposta: bah.
giudizio: "10 volte meglio di twilight"



SCOTT SUMMERS-JEAN GREY- LOGAN (alias James Howlett)

non so se si nota, ma ho un leggero disprezzo per sguardo di led...

IL TRIANGOLO EQUILATERO  per eccellenza (la marvel ci va giù pesante con le storie d'ammore). Tale da far impallidire il già allampanato ex tassorosso, mono-espressione e faccia di lama. Allora, Jean la rossa e Summers il cocco del prof erano i membri originale degli X-men; nella seconda incarnazione del gruppo negli anni '70 furono introdotti nuovi mutanti tra le fila, Logan era uno dei volti nuovi. Sarà l'aspetto del bad boy, vuoi che sia l'unico canadese con la rozzaggine di un redneck, ma Jean e Logan hanno avuto una tensione sessuale che nemmeno Mulder e Scully. Ma lei alla fine sceglie di vincere facile e scarta Wolverine, con quest'ultimo che allora che cerca di dimenticarla con altre donne; e ce la fa? Macchè... 
Summers? Niente, prova anche lui la carta del bad boy, ma non riesce. A lui non riesce mai niente (anche se ha avuto mogli e compagne di letto e trombamiche). Nei corsi degli anni si sono succeduti altre ragazze per Scott e James, un episodio tra tutti uno Scott Summers che mette le corna a Jean Grey con Emma Frost proprio nel periodo in cui muore (ancora) Xavier e loro due sono i responsabili dell'Istituto per giovani mutanti. Ora Jean è morta, sepolta. Amen. Scott ha la sua relazione da 50 sfumature di Gigio con Emma Frost 


che uno pensa come fanno certe fique a stare con quello là?
la risposta è: gioco di ruolo



e Logan mi piace pensare che sia con spider man e Scott Pilgrim a bersi una birra e rimuginare gli ammori perduti. 



giudizio:"decisamente ancora meglio di twilight"

Dick Grayson (aka robin aka nightwing aka batman sostituto una tantum) 
& Barbara Gordon (batgirl, oracolo e ancora batgirl)

Del DC Universe potevo dirne tante, tantissime: dalle storie degli amori saffici di Batwoman (anche quello è amore), o della lanterna verde Alan Scott che nel nuovo 52 (evento editoriale che ha resettato i personaggi dc) che prima era un babbo affettuoso e ora un premuroso compagno gay, come lo erano midnighter e Apollo nel sottouniverso Wildstorm (anche quello è amore)... Ma invece voglio parlarvi del tanto bistrattato primo robin che ha avuto la sfiga di non aver potuto scegliere il suo costume da solo e lì è nata una serie fraintendimenti che fare battute sulla relazione omo tra il Signorino Dick e il padron Bruce è come sparare sulla croce rossa. Ma se il cavaliere oscuro ha dimostrato il contrario mettendo nel taccuino delle conosciute in senso biblico Wonder Woman, CatWoman, Talia Al Gul (anche se lì era contro la sua volontà) e un sacco di ragazze della porta accanto, il buon Greyson non è stato da meno: oltre batgirl, il ragazzo si è insifonato la sidekick di wonder woman, Donna Troy.

da Teenager erano robin e wondergirl, poi nightwing e troy 
(in italia hanno osato tradurre troy, come? indovinate)

Non pago si è messo anche con la rossa di turno: l'aliena ex principessa StarFire 

svegliati ciccio: ti sei trombato l'amicissima del cuore della tua ex.

e tante altre. Ma la relazione con batgirl era speciale, talmente speciale che quando Barbara era costretta sulla sedia a rotelle per colpa di Joker, Dick non solo diede una mano alla sua ex, anzi provò anche a prendere il grosso impegno!

Dico provò perchè Grayson è comunque stato allevato da Wayne: posso amare ma non posso legarmi. Con il nuovo 52 le cose sono che Barbara è ritornata a camminare, correre e saltare così da riprendere la cappa della ragazza pipistrello e Dick fa il nightwing: dalle storie si fanno allusioni di una loro relazione ma si fermano ad essere solo amici-ci.
Giudizio: "robin non è gay quanto quelli di twilight"

Menzioni d'onore a queste due storie d'ammore vanno a:

Goku e Chichi

due figli, una nipote e una casa in campagna. Mai divorziati. Per uno che non sapeva cosa significasse "matrimonio" non è poi così male. Giudizio: "over 9000 meglio di twilight"

Simon e Alisha di MISFITS


L'introverso e la tigre del ribaltabile che poi si trasformano in eroe con la E maiuscola e la ragazza dolce da amare. Che dire? Se seguite la serie sapete che loro sono condannati in un loop in cui Simon accetta tutto per poter stare con lei. anche fare un tarocco photoshoppato da noob.

giudizio: "più strappalacrime di twilight".

All'inizio del post avevo detto che questa sarebbe una classifica, bè allora ci deve essere una coppia in prima posizione. Ok, rullo di tamburi.....
TADAN!

i vincitori sono gli SHAMY (pronuncia scemi)
Mille mila meglio di twilight

Perchè sono i primi? Per chicche come questa:


o questa:




Che vi aspettavate? Sono un nerd! Giudizio "innegabilmente meglio di twilight"