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mercoledì 10 aprile 2013

The worst Company in the USA

Il sito web Consumerist ogni anno chiama a raccolti i suoi lettori col sondaggione per stabilire quale azienda americana sia la peggiore tra le peggiori, l'unica in grado di dare nuova dimensione del termine CACCAPUPU'.
Nella black list c'erano parecchie pretndenti: Bank of America (la maggiore responsabile della crisi economica dei titoli spazzatura), UPS, Time warner cable, Apple, Facebook, Google (che in quanto user mai e poi mai direi che sia la peggiore compagnia d'ammerica) [pessimo like-ino]...

A sbaragliare tutti però è stata per la seconda volta di fila ELECTRONIC ARTS!



Le motivazioni per questo suo record personale nella classifica di Consumerist? l'incapacità di fornire un prodotto con le caratteristiche richieste dagli utenti;  Mass Effect 3 e SimCity dimostrano.   I consumatori non gradiscono nemmeno l'interesse dall'azienda per i giochi free-to-play, utilizzati esplicitamente come spilla soldi attraverso l'uso dei power up e gadget per personalizzare gli avatar digitali a pagamento. Comunque sia, lunga vita ad EA: fino a quando ci lascia titoli che sembrano copie pirata delle beta version e possiamo ridere con le magnifiche imprese dei calciatori di FIFA, farà sempre del mondo un posto migliore.







per chi si forse perso il mese scorso l'epic fail di sim city eccovi il sunto:

"Il nuovo Simcity è stato rilasciato il 5 marzo 2013 in Nord America e progressivamente nei giorni successivi nel resto del mondo ma da subito i giocatori che l’hanno acquistato hanno dovuto far fronte a grossi problemi con i server dedicati al gioco. Molti utenti che hanno tentato di acquistare Simcity on line usando il servizio apposito di Electronic Arts hanno avuto problemi a scaricarlo dai server. Il problema maggiore è stato causato dalla necessità del gioco di avere una connessione perenne a Internet che ha portato ad un sovraccarico dei server.
Già l’anno scorso c’erano state critiche nei confronti di Maxis ed Electronic Arts perché si sapeva che il nuovo Simcity avrebbe contenuto un sistema di protezione di tipo DRM che richiedeva di essere sempre connessi a Internet per poter utilizzare il videogioco. La vice-presidente di Maxis Lucy Bradshaw aveva dichiarato che molti calcoli vengono gestiti dai server, perciò il gioco può funzionare solo on line.
Dopo i grossi problemi di sovraccarico dei server avvenuti dopo il rilascio del nuovo Simcity, il sito “Rock, Paper, Shotgun” ha però pubblicato una dichiarazione proveniente da una fonte interna a Maxis che smentisce Lucy Bradshaw e sostiene che i server non gestiscono alcun calcolo necessario a simulare le città.
Dopo alcuni giorni disastrosi per chi aveva acquistato subito Simcity, in un’intervista al sito “Polygon” Lucy Bradshaw si è scusata per i problemi e ha promesso l’attivazione di altri server e di modifiche che riducano il carico sui server. Ha anche offerto un videogioco di Electronic Arts in regalo agli utenti danneggiati come compensazione per i disagi sofferti. Va quindi dato atto che l’azienda si è data da fare per risolvere la situazione."

Che paraculi.

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