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lunedì 25 marzo 2013

Nerd cafè :Giocando a Metal Gear Risng Revengeance

Per una serie di fortunati eventi (non saprei, metti le forze del caos con i moti dei pianeti e una discreta scelta dei tempi), mi sono comprato metal gear rising revegeance e Dmc. Non guardatemi così, tanto lo avrei fatto...
Dopo una settimana di gioco non molto aggressivo, tipo un paio di orette tra un walking dead, una diretta in webradio, una serata castle in streaming, oltre a finirlo ho la possibilità di dirvi come è questo gioco.

Cosa mi ha garbato:
Questo gioco trasuda arcade anni'90 e azione esagerata fin dalla prima missione. Per questo è un lampo prendere confidenza coi comandi e con il blade mode: l'abilità fruit ninja che rallenta il tempo permettendo a robo raiden di tagliuzzare in verticale e orizzontale, scegliendo con lo stick destro del controller l'angolo di taglio e potendo aggiungere ulteriori bonus tagliando parti dei nemici (l'avanbraccio) o staccando la spina dorsale per recuperare l'energia  della barra della vita e della modalità blade. Tanto splatter quando si affrontano gli altri cyber-soldati, punte di epicità quando si eliminano i pezzi grossi come i gear bipedi, gli elicotteri e i gear pesanti: un event game con la pressione giusta dei tasti farà partire il filmato in cui Raiden distrugge il malcapitato con un coefficente stile da 9.5.


 oltre alla mappa sulla destra dello schermo tipica metal gear solid (escludendo il terzo), raiden può usare il visore alla maniera di batman in arkham city; utile per capire la posizione dei nemici e dei bonus più facilmente.  unico neo è che una volta in combattimento questo smette di funzionare...


 se si taglia l'avambraccio rosso in blade mode si guadagnano più punti per sbloccare altre mosse o nuovi costumi.

Non di solo katane vive il cyborg; oltre a menare fendenti con la spada, raiden può avvalersi di alcune armi secondarie utile in alcuni casi (granate elettromagnetiche per colpire i nemici e lasciare incolumi i civili in ostaggio, rpg per abbattere i nemici sulla distanza o i noiosi cyborg volanti) e le armi speciali, ovverole armi dei boss abbattuti, il che ci manda ad un altra cosa che mi è piaciuta: gli scontri con i boss. A sbarrare la strada di raiden ci sono dei ciborg mercenari della seperado che lavorano per il final boss di turno : Mistral, Moonson , Sundowner e Samuel Rodriguez, l'unico senza un nome legato ai venti. Sono tutti belli impegnativi da combattere, ognuno con le proprie tecniche e con armi diverse che quando le useremo noi saranno strumenti necessari per umentare le combo. Lo scontro finale poi, è un qualcosa che fa letteralmente sudare le sette camicie.





Mistral: il primo vero boss che affronteremo dopo essere stati presi per il coolo da Sam Rodriguez durante la prima missione.



Oltre al gameplay che riesce anche ad evocare l'elemento stealth in alcune occasioni (raiden dovrà nascondersi nel classico scatolone o barile per uccidere "silenziosamente" il nemico), la longevità del titolo è dovuta dallo sblocco di abilità ed extra tra costumi alternativi, armi speciali e power up per quest'ultimi che vi farà riprendere le vecchie missioni con la kickassaggine dei potenziamenti già acquisiti. Durante la storia i richiami a citazioni di film/ anime e a metal gear stesso sono così tanti che elencarli qui vi rovinerebbe la sorpresa.

raiden e un metal gear ray: che nostalgia!


 Ultimo ma non ultimo particolare che mi ha garbato è stato il dettaglio dei personaggi: veramente accattivante come nella migliore tradizione metal gear.

Le parti che zoppicano:
A mettere insieme i pezzi della storia c'è molto caos: si avverte la sensazione di avere belle idee ma gestite molto male: la tratta dei cervelli dei bambini per creare i cyborg di nuova generazione, il dilemma etico sulla leggitimazione dell'uso della violenza (il main pippone di metal gear), l'uso del settore bellico come volano dell'econima... sono tutti spunti che avrebbero fatto MGR R. un titolo di pari calibro di suspance dei suoi parenti Tactical, Espionage, Action, ma l'occasione è persa. La resa degli scenari e dei filmati in computer grafica sono deludenti un botto; se i modelli dei nemici, di raiden e dei personaggi di contorno sono ben riusciti, gli ambienti sono di uno scarso di detaglio che lascia con l'amaro in bocca: dopo i mesi di sviluppo un qualcosa di meglio si poteva tirar fuori visto la cura nei dettagli di Kojima... stessa cosa per i filmati, anni luce lontani dall'appeal cinematico che ci hanno abitutai a vedere... Queste le critiche per le parti non giocate, in gioco invece abbiamo un paio di pecche che danno un pò fastidio ma non troppo: la telecamera che fa un pò come catso gli pare e l'effetto "squilla il cellulare" nelle uccisioni silenziose; cos'è l'effetto squilla il cellulare? E' il momento in cui dopo aver fatto una camminata silenziosa alle spalle del nemico, si prova a uciderlo ma nel momento stesso che tu hai premuto il tasto, quello si gira (effetto squillo del cellulare, o scoreggia improvvisa...) e manda in fumo il buono proposito di fare le cose per bene. Ciò è un male? non molto, dato che raiden è un letale ninja cyborg le orde di nemici tutti quanti contro di lui è una bazzecola e si risolve in un divertente intermezzo slasher (con una coseguente impennata di punti battaglia pe sbloccare lo sbloccabile). 

Concludendo:
Se i vari metal gear solid erano paragonabili a dei film di grossa produzione, come dei kolossal fantapolitici stilosi con pesanti dialoghi (il quarto era un film con parti giocabili), metal gear rising revengeance è paragonabile a un b-movie tutto sangue, esplosioni e scene da action blockbuster. Ma ciò non è un male: è un onesto videogioco che preme sul divertimento, l'azione smisurata e la citazione. Il tutto con una musica che segue a passo l'evolversi dell'azione mettendo il buon pathos quando serve. E' affetto da alcuni difetti che non gli permettono di fargli guadagnare il ruolo di action kickasser del momento, anche perchè la scena è troppo zeppa di titoli belli: penso che un migliore lavoro di sinergia tra kojima prod. per intrecciare la storia e dare direttive sul level design e un lavoro più fine del gameplay di Platinum games per risolvere i  bug di telecamera lo avrebbero reso il capolavoro. Peccato perchè le ore di divertimento sono comunque garantite. Onestamente non lo consiglierei per l'heavy gamer ormai abitutato alle meccaniche dei giochi più in voga del momento, ma per chi volesse fare una partita hack and slash nei ritagli di tempo è sicuramente uno dei titoli da menzionare.


giovedì 28 febbraio 2013

Due parole per METAL GEAR RISING (REVENGEaNCE)

7 giorni fa avevo scritto un trafilo sulla presenza di Hideo "Metal GEAR" Kojima in terra italica per il lancio di metal Gear Rising Revengence; mea culpa se non ho scritto più di tanto, ma ora che sono in possesso di qualche info in più e dopo aver visionato qualche video, posso scrivere qualcosa.
La storia che ruota a questo titolo konami può essere un best seller del genere drammatico: la casa di PES, forse in botta con i joint passatigli dai Club Dogo e Giuliano Palma gli aveva dato alla testa, oppure aperto il terzo occhio. Fatto sta che il tanto atteso spin off sul simulatore di nascondino tanto caro a una generazione di gamers guerrafondai (me incluso), inizialmente affidato alla Kojima Production, fu sviluppato dai padri putativi affiancati da un team di sviluppo esterno: i Platinum Games (una volta noti come Studio Clover responsabili di Okami, Viewtiful Joe e God Hand per PS2). Un pò come lo studente Precisini che deve fare il progetto per il concorso di scienze con la sua nemesi, o come il primo incontro di Danny Glover con Mel Gibson in arma letale. La kojima prod. affidò a platinum games i concept e la storia di fondo del titolo, lasciando loro una libertà di impostazione del videogioco; come avevano stupito anni prima con il loro primo titolo Platinum Bayonetta, ecco qua Metal Gear Rising Revengeance.

Titolo d'azione pura, kickassiana, sborona e concepita per riabilitare il personaggio di Raiden (il soldatino sfigato di metal gear solid 2 ora cyborg ninja Kyashan nel 4 e qui): dalla demo che ho visto il giocatore medio deve prima fare un respiro profondo e poi ripetere come un mantra "non è metal gear solid"; poi, può tranquillamente iniziare a dare il meglio di se come affetta-cyborg. 



separati dalla nascita


Cosa aggrada? L'impostazione è diversa, se la saga di snake è un rambo con lo stile di un fine James Bond e la capacità di attaccare di nascosto di Batman, qui siamo a Gaimon Ishikawa con il già citato Kyashan, ovvero una divertente macchina da combo; la storia del gioco, punto cruiciale nel passato, qui è un accozzaglia di spunti e accenni poco approfonditi, poco curata (mi immagino gli sviluppatori di platinum immersi da fogli di carta dello script della storia in ordine sparso e procedono a tentone pescando a casaccio). Da un lato è una pecca ma dall'altro è un punto a favore: meno filmati introduttivi e più azione: miriadi di soldatini da scindere in due, metal gear da perculare e boss da fine livello nella migliore tradizione metal gear. 

sashimi di boss per il tavolo 5. (da notare le pose da cazzoni tipche dei platinum games)

quando ti scatta la "fatality", mira bene dove tagliare e fai la combo di tasti giusta: comparirà in giapponese la scritta MEEN-CHIA.



In questo gioco Raiden dicevamo ne esce riabilitato: non solo è una cazzutissima figura da giustiziere ma si ricorda perchè fa il mercenario e perchè ha scelto di partecipare a questa operazione militare, lasciando in quei pochi discorsi quelle colorate note da kickasser; sempre meglio del pivellino che viene denudato su metal gear solid 2 o perculato nel filmato in cui cerca di interferire nel tempo su metal gear solid 3...


il contenuto speciale di MGS3: snake eater.

Le pecche di questo titolo sono forse la poca profondità di gioco che pare che Platinum Games abbia avuto la direttiva di limitare il tasso di testosterone e di non andare totalmente fuori dal resgistro della Kojima Production; il dettaglio dell'ambientazione e la mancanza di qualche chicca in più nel gameplay che alla fine si risolve in una carneficina con la katana può fare brutto, ma considerando il cambio di rotta di konami nel bel mezzo dello sviluppo con l'ingaggio di platinum games che si sono trovati un nome così importante nelle mani, si può perdonare. Da comprare? Direi da farci un pensierino se hai ps3 o x360, se sei un fan degli action lo metterei in lista con dmc e crysis 3; e poi non dimentichiamoci che esce anche il rinnovato Tomb Raider (con il 15% di uncharted in più eil 55% di silicone in meno).