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giovedì 28 febbraio 2013

Due parole per METAL GEAR RISING (REVENGEaNCE)

7 giorni fa avevo scritto un trafilo sulla presenza di Hideo "Metal GEAR" Kojima in terra italica per il lancio di metal Gear Rising Revengence; mea culpa se non ho scritto più di tanto, ma ora che sono in possesso di qualche info in più e dopo aver visionato qualche video, posso scrivere qualcosa.
La storia che ruota a questo titolo konami può essere un best seller del genere drammatico: la casa di PES, forse in botta con i joint passatigli dai Club Dogo e Giuliano Palma gli aveva dato alla testa, oppure aperto il terzo occhio. Fatto sta che il tanto atteso spin off sul simulatore di nascondino tanto caro a una generazione di gamers guerrafondai (me incluso), inizialmente affidato alla Kojima Production, fu sviluppato dai padri putativi affiancati da un team di sviluppo esterno: i Platinum Games (una volta noti come Studio Clover responsabili di Okami, Viewtiful Joe e God Hand per PS2). Un pò come lo studente Precisini che deve fare il progetto per il concorso di scienze con la sua nemesi, o come il primo incontro di Danny Glover con Mel Gibson in arma letale. La kojima prod. affidò a platinum games i concept e la storia di fondo del titolo, lasciando loro una libertà di impostazione del videogioco; come avevano stupito anni prima con il loro primo titolo Platinum Bayonetta, ecco qua Metal Gear Rising Revengeance.

Titolo d'azione pura, kickassiana, sborona e concepita per riabilitare il personaggio di Raiden (il soldatino sfigato di metal gear solid 2 ora cyborg ninja Kyashan nel 4 e qui): dalla demo che ho visto il giocatore medio deve prima fare un respiro profondo e poi ripetere come un mantra "non è metal gear solid"; poi, può tranquillamente iniziare a dare il meglio di se come affetta-cyborg. 



separati dalla nascita


Cosa aggrada? L'impostazione è diversa, se la saga di snake è un rambo con lo stile di un fine James Bond e la capacità di attaccare di nascosto di Batman, qui siamo a Gaimon Ishikawa con il già citato Kyashan, ovvero una divertente macchina da combo; la storia del gioco, punto cruiciale nel passato, qui è un accozzaglia di spunti e accenni poco approfonditi, poco curata (mi immagino gli sviluppatori di platinum immersi da fogli di carta dello script della storia in ordine sparso e procedono a tentone pescando a casaccio). Da un lato è una pecca ma dall'altro è un punto a favore: meno filmati introduttivi e più azione: miriadi di soldatini da scindere in due, metal gear da perculare e boss da fine livello nella migliore tradizione metal gear. 

sashimi di boss per il tavolo 5. (da notare le pose da cazzoni tipche dei platinum games)

quando ti scatta la "fatality", mira bene dove tagliare e fai la combo di tasti giusta: comparirà in giapponese la scritta MEEN-CHIA.



In questo gioco Raiden dicevamo ne esce riabilitato: non solo è una cazzutissima figura da giustiziere ma si ricorda perchè fa il mercenario e perchè ha scelto di partecipare a questa operazione militare, lasciando in quei pochi discorsi quelle colorate note da kickasser; sempre meglio del pivellino che viene denudato su metal gear solid 2 o perculato nel filmato in cui cerca di interferire nel tempo su metal gear solid 3...


il contenuto speciale di MGS3: snake eater.

Le pecche di questo titolo sono forse la poca profondità di gioco che pare che Platinum Games abbia avuto la direttiva di limitare il tasso di testosterone e di non andare totalmente fuori dal resgistro della Kojima Production; il dettaglio dell'ambientazione e la mancanza di qualche chicca in più nel gameplay che alla fine si risolve in una carneficina con la katana può fare brutto, ma considerando il cambio di rotta di konami nel bel mezzo dello sviluppo con l'ingaggio di platinum games che si sono trovati un nome così importante nelle mani, si può perdonare. Da comprare? Direi da farci un pensierino se hai ps3 o x360, se sei un fan degli action lo metterei in lista con dmc e crysis 3; e poi non dimentichiamoci che esce anche il rinnovato Tomb Raider (con il 15% di uncharted in più eil 55% di silicone in meno).

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