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mercoledì 22 maggio 2013

L'infinito + uno: XboxOne

Lo scorso febbaio avevamo avuto la trollata di Sony che aveva lasciato montare le dicerie sulla presentazione di PS4 ma alla fine presentarono le potenzialità del motore grafico e il design del controller touch, lasciando intendere che la vera presentazione sarebbe tenuta all'E3 quest' autunno.
Microsoft ieri si è spinta oltre: nascondendo i veri "muscoli" delle caratteristiche tecniche, ha presentato console, controlller, kinect, qualche precisazione su alcune voci messe in rete e alcuni dettagli sulla prossima campagna di lancio. All in e sistemata agli occhiali a specchio.



Xbox One parte dall'ambizioso obiettivo di essere una parte integrante dell'intrattenimento: l'intento è riproporre lo stesso concept di 360 con la novità, ovvero i comandi vocali. Xbox potrà mostrarvi le schermate che vi interessano sia con il nuovo e ridisegnato controller che con la voce: film, musica, giochi, internet (integrata di default anche skype per creare i gruppi d'ascolto del film o dello show della serata), in pratica renderà una tv smart al passo con le ultime novità in fatto di intrattenimento.





 A prima occhiata la strategia si fionda più su gli aspetti meno gaming, ma qui cade l'asino. Xobx Live sarà potenziato per poter ospitare in cloud tutti i dati dei videogiochi, gli achievement saranno dinamici e mutevoli e i giocatori potranno registrare le loro sessioni e condividerle al volo attraverso la nuvola.



Al lancio previsto entro la fine dell'anno ci saranno 8 giochi in esclusiva, EA potrà contare nello sviluppo dei giochi sportivi del nuovo engine Ignition che gestirà fisica,ai, contatti e animazioni; dopo tutto 'sto pippone, c'è stata una dimostrazione delle capacità della console? Più o meno... in 9 minuti e qualcosa viene presentato il titolo activision Call Of Duty Ghosths e l'espressione ciccio-sorpresa è stata palese.



Ma dopo 'sto WTF moment, passiamo alla nota dolente: connessione permanente e la possibilità di far rivivere il mercato del gioco usato. Per quanto riguarda la prima, Xbox one può funzionare anche in assenza di internet, privandola comunque di tutti gli orpelli sopraelencati; per la seconda lascio parlare il vice prez. Phill Harrison: «il sistema funziona così: comprando un gioco Xbox One si ottiene un codice univoco da inserire durante il processo di installazione del prodotto. Serve necessariamente una connessione Internet per il riconoscimento di quel codice, e quel codice sarà utilizzabile solo e soltanto una volta. Grazie all’identificativo, il gioco risulterà definitivamente legato al vostro account Xbox Live e sarà disponibile sul vostro disco fisso per sempre, con la possibilità di far partire qualsiasi contenuto senza più bisogno del disco fisico».

 In pratica lo scenario è questo qui: se si vuol andare a giocare un proprio gioco a casa di un amico, bisogna collegarsi al proprio account di live; il mercato dell'usato sarà eliminato, in quanto per giocare al titolo usato si dovrà scaricare un nuovo codice univoco che avrà il pari prezzo dell'originale (non serve essere dei geni per capire l'inghippo). Phill non ha proprio detto così, lasciando intendere che per i titoli usato non sarà la morte del loro mercato, ma sveleranno la loro soluzione al prossimo E3.



Spigolosa, nera come il batacchio nero di un toro in una notte senza luna (cit.), multitasking e ora con un ancor più accentuata propensione per l'intrattenimento casalingo; credo proprio che all' E3 di quest'anno ci sarà da girare con i sali in tasca.


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