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giovedì 21 marzo 2013

La toa mata band (e i suoi cugini)




Chi di voi ha avuto nella sua infanzia un box pieno di mattoncini lego, alzi la mano. WOW.
Quanti di voi costruivano cose diverse dalle foto delle scatole, alzino l'altra mano. EEEEEEHHHH, quanti superman che spiccano il volo...
Ora, è chiaro che non tutti gli adulti abbiano ancora la fissa nel costruire con i lego (altri invece riescono a riprodurre macchine in scala uno a uno, batcaverne e la scuola di magia e stregoneria di Hagwarts...), ma quando si è grandicelli e si conoscono un paio di cosette semplici di informatica il passo per l'epicità è breve.



L'eroe epico di questo post è il produttore musicale Giuseppe Acito che con pezzi lego normali come noi tutti conosciamo, pezzi della linea bionicle, elastici, ipad e strumenti musicali ha messo in piedi una simpatica roboband low cost: la Toa Mata Band. Neanche a dirlo fanno musica elettronica, utilizzando drumpad, synth, xilofoni, game boy 3ds (per i suonio tipicamente bit, non so se capite l'ironia) e il kaossillator; come fanno i piccoli robot a suonare? Le azioni dei robot sono programmate grazie ad una piattaforma Arduino Uno, a sua volta collegato ad un ipad. Tramite l'app nord beat Acito crea le tracce del loop che i robottini devono eseguire e per fargli cambiare giro, passare da una parte rimica ad un altra, basta modificare il sequencer sul tablet e i robottini seguiranno il nuovo giro.



Su internet i toa mata non sono gli unci robot che hanno il ritmo nel sangue: tra i loro colleghi ci sono i quadrotors sviluppati dalla facoltà di ingegneria dell'unersità della Pensylvania (si quella, dei vampiri yankee) che si sono esbiti in una spettacolare performance del tema di James Bond.


Oppure, per vedere cose ancora più incredibili, ecco che nel 2008 la toyota mostrail suo robot violinista, l'ideale durante una cena di san Valentino


Bisogno di una fanfara? Chiedete sempre a Toyota:





Un anno dopo, nel 2009 al Ceatec di Tokyo venne mostrata la prima droide cantante.




lunedì 25 febbraio 2013

Sistemi operativi per smartphone: Mozilla promuove il suo OS

Di tutti gli argomenti che potevo utilizzare oggi (notte degli oscar, elezioni nel bel paese, la conferenza di giovedì scorso di Sony), ho preso il più fresco e nerd.
In questa settimana Barcellona è  il polo pulsante della telefonia mobile per il più grande meeting del settore: il world mobile congress. Tra le anticipazioni annunciate dai vari sviluppatori e case produttrici, questa mattina ha scatenato l'interesse (dopo il crescente hype scatenato nei mesi scorsi) la press conference di Mozilla di ieri per l'uscita di Firefox OS.

scegli un device... è l'otto di quadri?


A fare la presentazione di rito il CEO Kovacs, il vice presidente Sullivan ed il CTO Eich:  i tre pezzi da 90 di Mozilla propongono un sistema operativo a base linux con il quale scardinare lo status quo esistente da "ecosistema chiuso" con l'uitlizzo di app con linguaggio html5 .
In pratica, il software caricato sugli smartphone si comporta come un’applicazione web che può accedere alle risorse e all’hardware del dispositivo. Questa soluzione permette di avere un sistema più leggero, che se necessario si può adattare a dispositivi meno potenti e più economici.
Altra nota positiva conseguente dall'utilizzo del html5 è che  “basterà inserire un qualsiasi termine di ricerca per trovare all’istante un’applicazione da scaricare o da utilizzare anche una sola volta senza doverla installare”. Altro piatto forte di Firefox sarà il suo marketplace: le app saranno associate all ID user, questo permetterà il passaggio di applicazioni da un dispositivo all’altro, senza doverle reinstallare: un sistema Cross-Platform aperto molto più snello di ora. Questo, ci porta a parlare degli sviluppatori: Eich ha affermato che gli sviluppatori avranno modo di monetizzare i prorpi lavori, scegliendo il metodo di pagamento, e c'è già chi mormora di pagamento attraverso il traffico sim.
 Inoltre lo store di Mozilla non sarà chiuso e ogni produttore di smartphone e gli stessi operatori potranno realizzarne di propri, per dare particolari offerte ai loro utenti con contenuti più personalizzati.
Al momento sono già stati annunciati i primi device nativi firefox disponibili a breve di ZTE e Alcatel, e molte compagnie telefoniche presenti nei mercati emergenti (esempio Telefonica in Brasile) stanno tenendo in considerazione il sistema operativo di Mozilla.
Vi posto un filmato preso dalla presentazione di ieri, così potete vedere le similitudini con gli altri OS in circolazione e le potenzialità di firefox OS



mercoledì 20 febbraio 2013

UBUNTU nel paese dei tablet

Ieri c'è stato l'annuncio ufficiale che tutti gli assetati di sistemi operativi open source stavano aspettando dopo il flash dell'arrivo del sistema operativo Ubuntu per smartphone: tanto è inutile proseguire con la suspance che l'ho già anticipato nel titolo, Ubuntu ha presentato il suo tablet OS. [espressioni ciccio stupite al 3: 1. 2. 3 OOOHH!]






A dare la lieta novella via youtube il boss della community di programmatori Canonical (da alcuni chiamato il dittatore benevolo) Mark Shuttleworth, vengono illustrati le peculiarità del sistema operativo:gestione di più utenti alla maniera della versione desktop di ubuntu, multitasking che permette di visionare nella schermata più app aperte contemporaneamente (l'esempio di Mark era come fare una videoconferenza con la videochiamata aperta in un parte dello schermo e avere sottocchio gli appunti nell'altra metà), connettività con pc in remoto per poter utilizzare app/programmi per l'uso lavorativo (nel filmato si vede come sia possibile lavorare con office dal tablet) e la ricerca vocale che ci permette di effettuare operazioni, ricerche ecc direttamente dalla nostra voce.


 Insomma, un sistema operativo che intende prendere il meglio degli altri sistemi esistenti con un valore aggiunto: la totale compatibilità di app gratuite (ricorda che sei nell'open source) tra smartphone e tablet. Due le versioni del tablet OS annunciati, ovvero sia  la "scaccina" entry level che richiede un processore Dual-core Cortex A15, 2GB di Ram, 8 Gb di storage e schermo da 7-10 pollici, e il cocco di casa High-end Ubuntu enterprise per i pezzi da 90: processore Quad-core A15 o Intel x86, 4 Gb di Ram e 8GB di storage ed è consigliato in schermi da 10/12 pollici; la peculiarità che come dicono a Perugia "pia bene" di High end è la possibilità di poter accedere ad Ubuntu nella versione desktop collegando un mouse e tastiera fisica al dispositivo.
A infiocchettare l'annuncio c'è la notizia che i tablet nexus 7 e 10 potranno utilizzare il sistema operativo da giovedì prossimo e che se vogliamo sapere quali tablet partiranno di base con Ubuntu dovremo aspettare  il Mobile World Congress di Barcellona (nome della città cantato come Freddie Mercury) a fine mese.
QUI la presentazione ufficiale con Ciccio Mark:

NOTA:
per essere il primo post serio dedicato ad un argomento Geek di importanza rilevante credo di essere stato troppo competente. Credo che abbasserò il tono scrivendo CACCAPUPU', così da sentirmi più sereno.

lunedì 18 febbraio 2013

birra+ 90's coin up= EPIC OF EPICNESS

Non conosco di persona il responsabile marketing e merchandising della marca di birra statunitense Big Boss Brewing, ma se lo vedessi non solo gli stringerei la mano con tanto di lacrimoni agli occhi ma gli chiederei di autografare il mio bicchierozzo di birra. Perchè questa sviolinata?
Per questo:


Per pubblicizzare la sua birra alla spina, questo produttore che a quanto pare annovera parecchi dipendenti nerd, ha lanciato questa trovata: ogni bar/pub può pregiarsi di ospitare un videogioco cabinato (cosa è un cabinato? Vai dal fratello più grande, tiragli con la manina la felpa che indossa e chiediglielo, piccolo noob senza gettoni a 500 lire). Il titolo di questo videogioco è THE LAST BARFIGHTER, un picchiaduro bidiensionale nella migliore tradizione Street Fighter/ Final Bout; la peculiarità di questo titolo è che se si vince non è che metti la tua sgla di tre lettere nel top-score, anzi il videogioco ti spilla una birra per la gioia del tuo Gargarozzo!!!
 
 Rimpiango il fatto che negli ultimi anni questi videogiochi da bar/ slagiochi sono sempre meno e penso che qui in Italia non arriverà mai un cabinato della BIG BOSS BREWING... ma avere a casa un cabinato del genere surclasserebbe ogni console next-gen, eheheheh 

martedì 12 febbraio 2013

YEP. Let the blog begins.

Ok, ok. Questo è il primo post di NerdCafè Cappuccino. Come uno di quei cafè che aprono con l'insegna figa, i mobili fighi e l'arredamento che sembra uno space dell'ikea, un pò anonimo ma gradevole. La domanda quindi che si potrebbe fare è: perchè?

Perchè un blog? Perchè questo nome?


una figata che oltre alla gazzetta ci sia anche un V per vendetta da sfogliare

La risposta è come un intreccio di storie parallele in stile cloud atlas.
Il sottoscritto D.Blutarsky, in compagnia di Simona Santi, è autore/speaker di un programma webradiofonico che fino al 2012 si chiamava INSERT COIN.
Col passare dei mesi mi sono reso conto di alcuni particolari importanti: 1. non tutte le notizie in scaletta erano trattate con il giusto spazio, 2. quello che doveva essere un programma di canzoni a richiesta (si, un domenica dedica al giovedì sera) l'avevo fatto digi-evolvere in un programma per chi segue fumetti, videogiochi, film, cartoni/anime, musica, serie televisive e manga. Il canovaccio di news/musica dei gruppi emergenti-musica mainstream-indie aveva preso il sopravvento e voleva cambiare pelle. Così pensavo a come avrei visto simbolicamente il programma di ciarle tra noi speaker, gli ascoltatori che interagivano tramite facebook e la musica che passavamo. Mi venne in mente l'ambiente di un cafè ideale, e qui è nato il nuovo nome: NERD CAFE' (occhei, non è il nome più originale della storia). Ma il problema 1. continuava ad esistere; come fare per poter dire la nostra anche a microfoni spenti, nei giorni in cui non si va in diretta? La soluzione fu questo nerdcafè cappuccino (da non confondere col red cup o il decaffeinato). In questo blog io e Simona possiamo inserire come post le notizie che potremmo dire o accennare durante il programma, da scrivere o leggere durante la mattina, quando si fa finta di lavorare o compendi la pausa sigaretta per leggerti le notizie figherrime dell'internet. Figata.

Ultimo consiglio e chiudo il post: immaginate davvero che il blog sia un cafe' dove bigiare la scuola o il lavoro per cinque minuti e scatenare il vostro tenero lato nerd. E se volete un cappuccino o un caffè scrivete sul bicchiere biodegradabile il vostro nome e il tipo di bevanda: Simona lo preparerà per voi.


faccia attenzione che scotta.