nerd cafè

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mercoledì 17 aprile 2013

Il progetto Unity di BACTERIA

Chi si è appassionato ai videogiochi fin dagli anni '80 (o vanno bene anche i '90) e ha potuto vederne l'evoluzione del mercato, facendo acquistare ai genitori console costosissime durature (leggi playstation, super nintendo) o flop colossali (sega dreamcast, virtual boy nintendo,atari jaguar), ha avuto la predisposizione genetica per amare titoli vetusti, classici e intramontabili: c'è un lato retrogamer in ognuno di noi.
Questo lato retrò è possibile soddisfarlo usando gli emulatori su pc delle console a noi più care: dal game boy alla playstation1, dai coin up arcade anni'80 ai giochi per la già classificata vintage psp.

C'è invece chi, per rigiocare ai vecchi titoli si crea una mega console capece di leggere ogni sorta di cartuccia:

Project Unity è un nuovo dispositivo che promette di far impazzire di gioia tutti i fan del retrogaming, come se fosse un vero e proprio cimelio da venerare. Il sistema è una sorta di esperimento realizzato da un'appassionato britannico, Bacteria, che dopo aver modificato molte console old school, ha riunito in una sola macchina ben 15 console.

 se il frontale lascia con la poker face...

... l'interno invece è degno di uno dei giochi di the ridler.

Esportando le parti hardware di ogni console, Bact. le ha incastonate in unico case dalle mille mila entrate per ogni tipo di piattaforma, così con un joy pad e un televisore può attingere dalla sua collezione privata di titoli per Sega Master System, Neo Geo MVS, GameCube, Dreamcast, Saturn, Intellivision, Colecovision, Atari 7800, Turbografx, PlayStation, PlayStation 2, Sega Mega Drive, NES, Super Nes, Game Boy Advance, Nintendo 64 e Amstrad GX4000.


per impostare il controller a seconda della console bact. ha inserito le impostazioni in cartucce Nes da inserire nel vano controller: altro che navigazione per finestre e impostazioni virtuali, qui basta un ciki ciak!


Per il real feticista questo è un operazione da dr. Frankeinstein, con lo "stin" finale: smembrare console storiche per crearne una grandissima è vista come uno scempio contro l'umanità, ma dal punto di vista di bacteria è la soluzione più funzionale per il retrogaming: un alimentatore e una presa video per una quindicina di console.



Project unity ha comunque dei limiti, ovvero è pensato per il single player, quindi non prevede un secondo controller; la seconda, forse ben più importante, è che project unity non è in vendita, quindi se ne volete uno potete seguire il tutorial su youtube: con 800 euri e 3500 ore libere  avrete la vostra retro gaming station.


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